martedì 9 gennaio 2018

I luoghi della liana artificiale

Un luogo in Italia divenuto tristemente famoso a causa del cedimento di un cavo di acciaio è Cavalese (vicino a Trento). Infatti il 9 marzo del 1976 si verificò il più grave incidente funicolare della storia. Due cavi della funivia del Cermis, a Cavalase, si accavallarono e il tecnico di bordo, anziché fermare la funivia e attendere uno sblocco delle funi, decise di continuare lo stesso la corsa: lo sfregamento dei cavi ne causò la rottura e la funivia -con 43 persone a bordo- cadde per 200 metri nel vuoto prima di urtare una parete alta 100m e continuare la caduta sino a terra. Morirono tutti ad eccezione di una ragazza che, miracolosamente, si salvò.
La storia sfortunata di questa funivia però non finisce qui. Il 3 febbraio del 1998 un aereo caccia da ricognizione americano in forza ad una base NATO vicino a Trento volando ad una quota inferiore a quanto concesso (il capitano riferirà nella sua versione dei fatti di avere l'altimetro rotto) e non rispettando il regolamento trancia con la coda posteriore i cavi che reggono la funivia causando la caduta nel vuoto di essa e la morte di tutti i venti occupanti. Questo incidente creò molti problemi a livello giuridico poiché i militari vennero processati negli Stati Uniti d'America ma vennero prosciolti da tutte le accuse di omicidio. L'Italia citò in giudizio gli Stati Uniti d'America ma la Cassazione respinse le accuse poichè il processo dei militari spettava al loro Paese di appartenenza. Questa vicenda creò qualche attrito tra le relazioni diplomatiche dei due Paesi.

I resti della funivia del Cermis dopo l'incidente del 1998

Un articolo originale del Corriere della Sera riguardo l'incidente del 1976
L'articolo riguardo l'incidente del 1998

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