giovedì 11 gennaio 2018

Articolo conclusivo

La prima cosa che bisogna chiedersi prima di iniziare questo blog è cosa si intende con il termine liana artificiale. Riflettendoci gli artefatti (ossia prodotti della tecnica non presenti in natura) che replicano la liana naturale non sono nient'altro che i cavi, corde, funi o fili. Si sarebbe anche potuto parlare di cavi usati per la trasmissione di dati o di energia ma è sembrato fuori luogo in quanto l'oggetto naturale di riferimento, le liane appunto, sono sempre state usate unicamente per intrecciare cose o trasmettere sforzi di trazione.
Prima di parlare di un oggetto bisogna definire i confini della trattazione, è così che è stata data una definizione. Successivamente si è deciso di ampliare i confini per capire l'evoluzione dei nomi attraverso le differenti lingue, ed è così che oltre all'italiano sono state fatte alcune traduzioni.
Una mappa concettuale è stata molto utile per fare già una prima classificazione dell'oggetto e vedere in quali ambiti (sociologici, letterari, artistici o tecnici) si potevano trovare collegamenti e argomenti di discussione.
In seguito si è fatta un'analisi dei materiali e delle forme e funzioni sostituive per poter capire in quale modo la liana artificiale interagisse con la società, anche per mezzo di articoli di giornale. Successivamente si è rivolta più attenzione al ruolo che la cosa ha avuto nella letteratura, musica e nelle arti figurative. Si è osservato che è molto presente nei miti classici, usati per descrivere una trasformazione della società, (per esempio il passaggio da vita a morte spiegato attraverso le Parche romane o le Moire greche) e anche negli strumenti musicali che si sono evoluti dall'antichità (cetra classica) sino ai giorni nostri (famiglia dei violini) mantenendo sempre la corda come elemento costruttivo. A questo punto si è resa necessaria un'analisi più tecnica e sistematica dell'oggetto in questione, per questo si sono analizzati i grafici, le specifiche e le scienze scoprendo che le funi rivestono una funzione di primo piano nel mondo del lavoro nell'ambito della sicurezza. Una ricerca delle industrie che operano con questo oggetto ha mostrato che è praticamente onnipresente in campo industriale ed in particolare in quello meccanico. Infatti da quando è stata inventata e formalizzata attraverso norme e brevetti, la fune (soprattutto di acciaio) ha visto innumerevoli applicazioni, oltre al campo della produzione industriale anche nell'ambito delle infrastrutture e dei trasporti. Ogni giorno milioni di persone entrano in contatto con questo oggetto talvolta senza accorgersene per esempio quando si prende un'ascensore essa solitamente è tirata da cavi, oppure spesso i lunghi ponti che si attraversano con la macchina sono sorretti da tiranti. Avendo un gran numero di utilizzatori sfortunatamente sono presenti anche degli incidenti, anche gravi, di cui se ne è parlato in un post apposito.
Interessante è stato definire in un glossario trilingue alcune parti o nomi specifici della cosa artificiale e vedere se in altre lingue questi nomi acquisivano significati con sfumature diverse, come effettivamente è stato. Anche la definizione di un abbecedario è stata molto utile soprattutto come esercizio volto a mostrare che è presente almeno una parola per ogni lettera che sia collegata, in modo diretto o meno, alla liana artificiale. In un altro post invece si sono indagate le metafore proprie dell'oggetto artificiale trattato nel blog.
Per concludere, questo blog vuole mostrare come la liana artificiale (ma più in generale qualsiasi cosa) possa essere vista da numerose angolature e ha permesso di costruire una visione più generale e a "tuttotondo" dell'oggetto senza limitarsi ad un solo campo (per esempio quello puramente costruttivo-ingegneristico), analizzando anche l'impatto e i risvolti dell'oggetto sulla società.



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